Una stagione quella in
corso tra le più prolifiche della storia dell'atletica frascatana,
con tanti risultati di spessore e due campioni nazionali under 18 ,
il mezzofondista Francesco Guerra e l'ostacolista Giulio
Luciani, convocati entrambi nei recenti Campionati Europei di
categoria , ma anche tra le categorie superiori tanti i risultati di
spessore regionale e molti impegni imminenti in vista, tra cui un
campionato nazionale su strada il 1 settembre, i Campionati Italiani
Assoluti la seconda settimana di settembre, la massima rassegna
nazionale under 16 ad ottobre e ancora impegni nazionali e regionali
di società per gli atleti frascatani.
Ma la stagione in corso è
messa in grave difficoltà dalla situazione attuale in cui si trova
la società frascatana, costretta a svolgere gli allenamenti già
dall'inizio di luglio fuori dalla pista, per lo più al parco di
Villa Torlonia, o sporadicamente in qualche struttura sportiva che
ospiti gli atleti, in una situazione a dir poco difficoltosa.
La stagione agonistica
nell'atletica non ha la stessa durata o periodizzazione di quella
calcistica, bensì vede gli impegni più importanti della stagione
all'aperto spalmati tra una prima parte di stagione che va da maggio
a luglio, per riprendere poi con il mese di settembre fino ad ottobre
inoltrato.
La decisione di chiudere
il campo e impedire lo svolgimento regolare degli allenamenti in
tempi tra l'altro precedenti all'effettivo inizio dei lavori, che ad
oggi non risultano avviati, sta creando problemi enormi, soprattutto
se si considera che all'interno del campo vi sono quelle
attrezzature, pedane dei salti, ostacoli, blocchi di partenza,
imprescindibili per lo svolgimento di un'adeguata preparazione in
questa fase della stagione agonistica.
Al disagio poi si aggiunge
l'amarezza per la mancata considerazione del problema pista, il cui
stato di usura e indurimento stanno causando da tempo numerosi
problemi di infortuni ai danni degli atleti, situazione che tuttavia
non è stata considerata dall'amministrazione comunale, che ha
previsto il rifacimento dell'impianto esclusivamente per quello che
riguarda il manto erboso del calcio senza nessuna considerazione del
problema della pista di atletica. Oltre il danno quindi anche la
beffa del mancato rifacimento della pista, nonostante la società
frascatana stia da anni raccogliendo successi e titoli, onorando
oltre che lo sport anche il nome della nostra cittadina.
Il problema della chiusura
dell'impianto e il possibile protrarsi ulteriore della sua riapertura
rischia inoltre di mettere a rischio anche l'attività dei centri di
avviamento giovanili riservati ai più piccoli, da anni il fulcro
dell'attività sportiva della nostra società e la vera forza dei
suoi risultati a livelli superiori. Ci auguriamo che qualcuno presti
ascolto all'appello della società di atletica frascatana e fornisca
in tempi rapidi una risposta affinché la riapertura dell'impianto e
l'utilizzo della pista e delle attrezzature e pedane possa riprendere
il prima possibile, poiché a pagare per questa situazione è
l'atletica leggera i ragazzi che la praticano con tanto impegno e
passione.
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