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mercoledì, marzo 10, 2010

CAMPIONATI ITALIANI INDIVIDUALI DI CORSA CAMPESTRE M/F CAMPIONATI ITALIANI E PER REGIONI CADETTI E CADETTE

Formello 7 Marzo 2010
Buona anche ai Campionati Italiani individuali di Cross la partecipazione dei nostri atleti della Running Club Futura con Brancato Alessandro 5° classificato nella Categoria Promesse maschile e Rocco Martina 8° Assoluta nel Cross Lungo Femminile.
Giornata no invece per Cavassini Mirko nella prova Juniores Maschile soltanto 71° al traguardo, mai entrato psicologicamente, già dai primi metri nel vivo della gara.
Ritiro per Kenyon Alessio nella gara Allievi non al meglio della condizione sicuramente dopo il "campus scolastico" di una settimana!
Per tutti e due, sarà per la prossima volta ma sappiano che in questo sport conta tantissimo anche la testa!


Leggi il seguito su link a questo post.
Nella copertina dell'Album foto di Formello, Alessandro Brancato.

1 commento:

Sandro ha detto...

In coda a questi commenti dobbiamo per forza fare delle considerazioni tecniche sulla scelta del luogo e del tipo di percorso di gara.
Per prima cosa dobbiamo dire che quando si organizza un Campionato Italiano occorre principalmente garantire una logistica ottimale e questa volta abbiamo rischiato il peggio andando ad infilare il tutto in un budello di strada senza parcheggi e senza pensare poi a cosa poteve succedere se avesse piovuto!
Il tutto poi per trovare un percorso che non aveva un metro di pianura, con continui saliscendi e curve a gomito e su un terreno sconnesso che ha messo sicuramente in pericolo le articolazioni degli atleti.
Una gara di corsa campestre deve garantire per prima cosa l'incolumità di chi gareggia poichè l'atleta deve poter appoggiare i piedi con sicurezza.
Principalmente il percorso deve essere in pianura con salite e discese magari anche con avvallamenti e qualche difficoltà ma sempre nel rispetto della norma che abbiamo a che fare con dei corridori di corsa a piedi e non degli scalatori con la piccozza.
La corsa in montagna è un'altra specialità e credo che gli specialisti di questa disciplina non sarebbero contenti se i loro Campionati Italiani si disputassero su un percorso completamente in piano.
La conferma delle difficoltà create da questo tipo di percorso, dove oltretutto era difficile razionalizzare lo sforzo, e venuta dall'altissimo numero di ritirati alcuni dei quali illustri.