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giovedì, settembre 27, 2018

La storia dell’Atletica a Frascati raccontata dal prof. Sandro Di Paola. Il dopo guerra, praticare Atletica ma dove e come? Il C.S.I. Frascati. La sezione di ATLETICA. L’importanza di TONINO DE JULIS e di SALVATORE CASCINO.

Ho più volte dichiarato che è mia intenzione non disperdere la storia dell'Atletica Frascatana raccogliendo il tutto in uno o più testi. Per ora vista la grande quantità di dati da inserire vorrei anticipare, per farne omaggio, degli stralci di questo lavoro di ricerca per ricordare figure presenti e passate di questa lunga storia. Già in passato avevo parlato per esempio della figura di quello che considero il capostipite dei corridori frascatani, quell'Alessandro Stellani  soprannominato "CANNOLICCHIO", di cui riallego la storia che potrete rileggere sul LINK allegato.
Oggi parlerò invece del tentativo "breve" di farla rivivere nel dopoguerra e l'importanza di alcuni personaggi come TONINO DE JULIS e SALVATORE CASCINO. Ma soprattutto parlerò dei primi due atleti (marciatori) di successo di quel breve esperimento uno dei quali sarà il primo atleta frascatano della storia a vestire la maglia azzurra. ALBERTO CAROCCI e CARLO DE SIMONI.

Inizia il racconto: 

Alla fine degli anni 50 era stata costituita a Frascati e affiliata alla F.I.D.A.L. una Società di Atletica leggera e precisamente, ne troviamo notizia nel comunicato Federale n. 68 dove come data di prima affiliazione, viene citato il 16 Maggio 1955, con la denominazione “C.S.I. Frascati” Sede Piazza del Gesù, 13 Frascati. La sede sociale era accanto alla chiesa del Gesù alla sinistra della galleria, attigua alla sede della GIOC.
La società era affiliata anche al Centro Sportivo Italiano, l’ente di propaganda sportiva d’ispirazione cattolica di cui facevano parte molte associazioni oratoriali e parrocchiali.
Sicuramente il maggior promotore di questa iniziativa è stato in quell’occasione Tonino De Julis che risulta essere stato anche il primo Segretario mentre il Presidente risultava essere il Signor Enrico De Rubeis affiancato da un Dirigente molto attivo l’avvocato Franz Carzerà che poi diventerà Presidente nel 1958.


Il C.S.I Frascati Atletica e  l’approdo a Frascati di Salvatore Cascino.


La prima notizia ufficiale sul bollettino mensile della FIDAL riguardante un atleta del C.S.I. Frascati,  la troviamo comunque nella classifica della 5° prova del CIP di marcia disputatasi a Pescara nel 1955 con il 34° posto di Fondi in una gara chiusa in 3h07’20” vinta dal Campiome Italiano e Campione Olimpico Giuseppe Dordoni un 2h39’53”.

Nella classifica finale del CIP di Marcia 1955 il CSI Frascati finisce 31° con 17 punti.

Fù però il 1956 l’anno di lancio dell’attività di squadra con l’ottimo 16° posto finale nel CIP di Marcia, squadra di cui facevano parte oltre che Arcangeli 14° della graduatoria italiana nei 10 Km. di marcia con il tempo di 49’08”4, Fondi 46° con 52’24”2, Proietti 60° con 53’12”2, Marini 64° con 53’29”4, e Pierluigi Mariano 72° con 54’17”0.
Si tratta per ora per la maggior parte di atleti già da anni in attività nella marcia con altre Società del Lazio che trovarono a Frascati tramite Salvatore Cascino una nuova Società con la quale gareggiare.
Diciamo subito che accanto a questa partecipazione federale nella marcia la vera vocazione del C.S.I. Frascati si estrinsecava soprattutto nel settore promozionale giovanile con la partecipazione all’attività del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) e la partecipazione alle leve dei due giornali sportivi più importanti che anche in quell’epoca come oggi, erano il Corriere dello Sport e la Gazzetta dello Sport e che in quegli anni erano particolarmente impegnati anche nella promozione degli sport di base, cosa che poi con il tempo hanno smesso di fare troppo presi a “spacciare” il prodotto “Calcio”. 
Però questa forma di attività scelta dalla dirigenza del C.S.I. Frascati di non tesserare alla FIDAL gli atleti, forse anche per motivi economici, aveva il difetto di far conoscere troppo tardi ai giovani atleti  il mondo più qualitativo dell’attività Federale e forse è proprio per questo che sono stati pochi gli atleti che hanno lasciato un segno tangibile in quel periodo, anche se qualcuno ha fatto eccezione a questa regola come vedremo in seguito.
Da questa attività di base emersero comunque dei giovani atleti ed oggi parleremo di due in particolare.

Alberto Carocci (1940)

Alberto Carocci e Salvatore Cascino
L’ottimo lavoro svolto da Salvatore Cascino nella marcia continua a dare grandi risultati se quasi contemporaneamente a De Simoni crescono altri atleti giovani di grande spessore. Il più titolato  di questi è stato senza dubbio Alberto Carocci, il primo atleta in maglia azzurra assoluta dell’Atletica Frascatana. 
Carocci iniziò la sua attività per gioco alla fine della stagione 1957 e già nel 1958 si mette in evidenza in campo giovanile vincendo la leva della Gazzetta dello Sport a Como il 14 Settembre nei 5 Km con il tempo di 25’11”4. 
L’anno 1959 è l’anno della sua rivelazione in Campo Nazionale giovanile.Terzo nella Coppa San Felice di 10 Km. in 50’50”; 3° nell’incontro giovanile internazionale Italia - Svizzera a Lugano (gara vinta dal concittadino De Simoni); 3° ai campionati Italiani Juniores a Bologna sui 10 Km.; 1° a Reggio Emilia ai Campionati Italiani del C.S.I. sui 5 Km. di marcia con il tempo e primato della manifestazione di 24’19”. 
Vincitore del “Trofeo Pavesi” di Marcia 5 Km. a Salerno (leva del Corriere dello sport) con il primato Italiano della categoria Juniores con il tempo di 23’05”. Chiude la stagione con un primato personale di 51’24”2 nei 10 km.
Nel 1960 (20 anni), passato di Categoria entra nel mondo del settore assoluto con i grandi nomi della marcia italiana e malgrado i mezzi finanziari della società non fossero dei migliori, si migliora notevolmente nei 10 Km. con il tempo di 49’31”1,16° tempo in Italia a fine stagione. 
Si cimenta anche nella distanza olimpica dei 20 Km a Roma il 21 Luglio dove è 8° con il tempo di 1H46’07”2.
Nel 1961 si conferma come giovane emergente con un 5° posto ai Campionati Italiani Individuali del 22 settembre a Torino con un notevole miglioramento che lo porta a 48’46” sulla distanza dei 10 Km.
Chiude con questo tempo al 6° posto nel Lazio e al 15° in Italia nelle Graduatorie dell’anno.
Carocci e Giorgio Giammarioli
Nel 1962 dovendo assolvere al servizio militare, inizia la stagione in netto ritardo quando trasferito dal C.A.R. approda a Roma nella Compagnia atleti dell’Esercito alla Cecchignola. Malgrado tutto con la maglia dell’ESERCITO, si classificò 6° ai Campionati Italiani Individuali a Napoli con l’ottimo tempo di 47’50”8. Tra i suoi migliori risultati di quell’anno c’è anche un 7° posto al Giro di Roma.
Il 1963 è l’anno dello scioglimento definitivo della Sezione atletica dell’A.S. Frascati che non si riaffilliò ne alla F.I.D.A.L. nel al C.S.I. Dall’ora in poi per 10 anni gli atleti frascatani che continueranno a praticare atletica lo faranno con società di Roma, compreso il sottoscritto. 
Tornando ad Alberto Carocci, per lui la stagione 1963 sempre con la Maglia dell’ESERCITO sarà sicuramente la migliore della sua carriera anche e soprattutto questo sarà l’anno della maglia Azzurra assoluta, la prima di un atleta frascatano.
Carocci con Abdon Pamich 
In ordine cronologico vince i Campionati Regionali sui 10 Km. in 47’38”. 
E’ 5° in una gara Nazionale a Venezia sulla distanza di 35 km; il 23 Giugno è 5° nella prova di Campionato italiano sulla distanza dei 20 Km. con il tempo di 1H33’33”.
Il 7 Luglio vince una gara Nazionale a Roma sempre sulla distanza favorita di 10 km. con il tempo di 47’29” terzo tempo Italiano dell’anno dopo Pamich e Serchinic.
Viene selezionato per l’incontro internazionale Italia Inghilterra a Londra ma prima di parteciparvi arriva 2° dopo Abdon Pamich ai Campionati Italiani Individuali a Trieste.
Sempre nel 1963 partecipò ai Campionati Europei di Marcia rivestendo per la seconda volta la maglia azzurra.
Nel 1964 a 24 anni si congeda dal servizio militare e rientra al suo lavoro di tipografo. Purtroppo gli orari di lavoro rendono difficoltosa la sua preparazione. Gareggiando con il Gruppo Sportivo dei Vigili Urbani di Roma riesce comunque a cogliere una brillante affermazione a Legnano arrivando secondo dopo Pamich ai Campionati Italiani dei 20 km. e poi si classifica 4° ai Campionati Italiani sui 10 km.
Carocci con Pino Dordoni e Massi
Questo doversi allenare in circostanze avverse per motivi di lavoro non facilitano i suoi miglioramenti ed infatti chiude la stagione con il tempo di 48’56”6, 8° tempo Italiano dell’anno abbastanza lontano dalle sue migliori performance del 1963. Sfuma purtroppo per Alberto il sogno di poter partecipare ai Giochi Olimpici di Tokio. E questa cocente delusione sicuramente sarà il principale motivo di quel calo di motivazione che lo porterà ad abbandonare precocemente il mondo della Marcia. 
Il 1965 è il suo ultimo anno di attività sempre con il G.S. Vigli Urbani di Roma. La sua scelta personale di non cercare altre alternative ad un lavoro che rende difficile se non impossibile un allenamento adeguato costante per illivello internazionale raggiunto non gli fà ottenere risultati significativi e chiude definitivamente la sua carriera di marciatore con il tempo di 48’56”4 al 13° posto in Italia all’età di 25 anni. 


CARLO DE SIMONI
Nasce a a Frascati nel 1939. Luminosa ma sicuramente troppo breve la carriera da Marciatore di questo atleta come succedeva spesso all’epoca dove c’era la necessità di andare a lavorare presto! 
Si fece conoscere nel 1956 a 17 anni a l’Aquila nella Finale Nazionale del Trofeo Pavesi di Marcia, leva del Corriere dello Sport dove giunse 3° nei 5 Km. in 25’36”0
Nel 1957 vince invece la finale nazionale dell’11° Trofeo Donato Pavesi di Marcia Km. 5 a Pescara (leva Atletica del “Corriere dello Sport), migliorando con 24’01” il record della manifestazione detenuto con 24’17”2 addirittura da Abdon Pamich, che poi rimarrà alla storia come uno dei migliori marciatori italiani di tutti i tempi.
Nel 1958 dopo essersi guadagnata con un 2° posto e con il tempo di 52’06”la convocazione nella Selezione per la Nazionale Juniores per la 10 Km. di Marcia, si classifica poi 5° a Torino nell’incontro Italia – Svizzera nel mese di Luglio con il tempo di 52’36”4. 
Si migliora però nella nazionale Juniores a Cuneo a Settembre nell’incontro Italia – Francia dove vince  nei 10 Km. di Marcia con il tempo di 51’39”8.
Si classifica 17° nel 32° Giro di Roma di Marcia vinto da Dordoni davanti a Pamich.
Chiude la stagione 1958 a 19 anni al 39° posto della graduatoria Italiana dei 10 Km. di marcia con il tempo di 51’39”8.
Nel Giugno 1959 vince a Lugano i 10 Km. di marcia dell’incontro Internazionale Juniores Svizzera – Italia dopo aver vinto a Pescara il 24 Maggio la gara di Selezione davanti al consocio Alberto Carocci più giovane di lui di un anno.
Chiude la stagione con il tempo di 50’47”8 nei 10 Km. di Marcia 10° nel Lazio.
Si migliora notevolmente nel 1960 e termina la stagione con il tempo di 49’37”0 al 19° posto in Italia. Purtroppo si perdono le sue tracce di atleta già dal 1961 a conferma di quanto già detto sulla durata troppo breve della sua carriera ma questo accadeva costantemente in quegli anni.

Ho voluto rendere omaggio ad Alberto e Carlo perchè i giovani praticanti di oggi sappiano quanto è stato difficile praticare questo sport in passato, una disciplina sempre molto impegnativo e selettiva specialmente quando le condizioni di studio o di lavoro non sono ottimali per praticarlo a lungo. Problema non ancora risolto del tutto.
Sandro Di Paola

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