La mia sorpresa
nasce intanto dalla tempistica di tale provvedimento. Non si comprende
l’urgenza alla base della Delibera del Commissario Straordinario, emessa e resa esecutiva appena 48 ore
prima delle elezioni amministrative, che vedono oltretutto come candidato
sindaco Raffaele Pagnozzi, indubbiamente interessato, per l’importante
esperienza professionale al C.O.N.I, ad intervenire sul tema degli impianti
sportivi comunali, né tantomeno ritengo che l’argomento possa essere di scarso
interesse per Roberto Mastrosanti, considerate le numerose polemiche
intervenute sul tema, anche durante il periodo in cui è stato a capo dell’opposizione
del Consiglio Comunale.
Pertanto mi
piacerebbe capire quale è il punto di vista di entrambe i candidati sindaci
relativamente a tale nuova regolamentazione e in particolare in riferimento all’art’8,
dove si stabilisce come unico criterio per l’assegnazione delle concessioni in
gestione degli impianti il “criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa sulla base della predisposizione di: a) progetto tecnico.., b) progetto gestionale..., c) offerta
economica, sostituendo il precedente
Regolamento per la gestione e uso degli impianti sportivi comunali, approvato
con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 del 28/09/2006, nel punto in cui
all’art. 5 stabiliva per l’individuazione del concessionario, attraverso un bando
pubblico, criteri fondamentalmente volti a far prevalere la società con più
esperienza e con capacità dimostrata già nel passato di raggiungere obiettivi
nell’ambito dello sport.
La mia opinione,
non so se condivisibile dai candidati sindaci, è che questa nuova
regolamentazione faccia registrare un passaggio da una selezione delle
associazioni avente come criteri la capacità di gestire un’associazione
sportiva, con raggiungimento di risultati e creazione di iniziative, fondata
sulla dimostrazione di un’esperienza maturata nel settore e possibilmente nella
realtà territoriale, quindi criteri misurabili e certi, ad una selezione
fondata esclusivamente sulla capacità economica e tecnica di intervenire
sull’impianto comunale, documentata solamente da progetti, la cui valutazione
si presterà facilmente a diverse possibili interpretazioni, sollevando a mio
parere anche il problema del possibile mancato riscontro tra quanto inserito
nel progetto e quanto poi realizzato dall’associazione sportiva aggiudicatrice
del bando. Che succederà in questo caso?
Dalla lettura del
nuovo regolamento non posso inoltre non rilevare con rammarico la completa
assenza di qualsiasi riferimento ai risultati sportivi, dove per sportivi si
intende anche agonistici. In altre parole si chiede ad una associazione
sportiva dilettantistica senza fine di lucro (per statuto) di essere capace
patrimonialmente e tecnicamente di riqualificare un impianto, di provvedere
alla manutenzione ordinaria e straordinaria dello stesso, di saper scrivere un
progetto gestionale delle attività da svolgere all’interno dell’impianto, ma
nessuno è interessato a verificare che l’associazione sportiva abbia già da
tempo provveduto, investendo le scarse risorse economiche a sua disposizione, a
mantenere l’impianto in condizioni di efficienza e magari, trattandosi di
associazioni sportive, a vincere titoli, trofei, o perlomeno ad attrarre verso
il mondo dello sport il maggior numero possibile di giovani. Non interessa a
nessuno questo? Voi futuri sindaci di Frascati siete d’accordo?
Un ultimo
appunto, perché non vorrei approfittare ulteriormente del tempo dei due
candidati, ovviamente alle prese con tante questioni importanti in questi ultimi
giorni di campagna elettorale: nella premesse alla Delibera n. 20 del
09/06/2017 il Commissario Straordinario cita il vecchio regolamento approvato
con Delibera comunale n. 48 del 28/09/2006, per rilevare come quest’ultimo, che
si presta contestualmente ad abrogare, prevedeva “che gli impianti siano
concessi in uso alle Società Sportive secondo modalità di affidamento con
procedura di selezione ad evidenza pubblica”.
Ci si domanda
pertanto perché le assegnazioni
degli impianti sportivi non siano avvenute in applicazione di tale regolamento,
ma attraverso degli strani meccanismi di gestione a griglia o di affidamento
attraverso la STS Azienda Speciale, portando come conseguenza la proliferazione
delle Associazioni sportive che, a mio avviso, ha danneggiato gli ambienti
sportivi.
Sarei molto
grato di conoscere da coloro che attendono di insediarsi alla carica di Sindaco
di questa da me tanto amata cittadina, in cui vivo e lavoro con passione da
sempre, come la pensano e come avrebbero intenzione di gestire la questione.
Ringraziando per
l’attenzione concessami e augurando buon lavoro ad entrambe
Distinti
saluti
Il
Presidente dell’A.S.D. Atletica Frascati
Prof.
Sandro Di Paola
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