Per una volta non parleremo di risultati. Parleremo invece di un argomento molto attuale e cioè del disagio comportamentale delle nuove generazioni e se l’Atletica in qualche maniera è in grado ancora d’insegnare qualcosa ai nostri giovani.
Purtroppo amaramente direi proprio di no!
Molto probabilmente l’influenza negativa esterna della società, è superiore agli insegnamenti positivi che possono venire dalla pratica dell’Atletica!
Aver vissuto 50 anni nel mondo di questo Sport, mi mette in condizione d’esprimere giudizi e pareri obiettivi che per la prima volta non possono essere molto positivi.
Esistono purtroppo giovani che non hanno mai conosciuto il senso morale del rispetto nei confronti degli altri ma soprattutto non hanno la capacità di saper distinguere il valore delle persone ed addirittura non ne sanno riconoscere i meriti e di conseguenza attribuirgli il dovuto “RISPETTO”! Fermo restando che bisogna avere rispetto di tutti, soprattutto dei più deboli e dei più indifesi!
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1 commento:
Quelli della mia generazione ricorderanno sicuranente che se un insegnante diceva ad un genitore che il figlio si era comportato male, quel genitore era capace di dare subito uno schiaffo al figlio seduta stante proferendo la famosa frase “come ti sei permesso di mancare di rispetto al tuo insegnante?”
Pur non pretendendo più questo, si stà purtroppo verificando che sempre più giovani mostrano questo atteggiamento altamente irrispettoso ma ciò che è più grave è che esistono sempre di più genitori pronti a giustificarli!
Il significato di questo mio intervento in qualità di Presidente, di Tecnico ma soprattutto di anziano genitore è quello di richiamare l’attenzione di tutti, Tecnici, Dirigenti, Atleti e Genitori, ricordando loro che è un “OBBLIGO” rispettare delle regole per far parte di un’Associazione Sportiva, regole che sono soggette alla giustizia Sportiva che nel nostro caso sono gli organi di disciplina della F.I.D.A.L.
La regola principale che occorre far rispettare a tutti, è quella di mantenere sempre una condotta e un atteggiamento che non possa essere ritenuto disonorevole entro e fuori dell’Associazione e che comunque non costituisca ostacolo al buon andamento e all’armonia del sodalizio.
Quindi visto che per far parte della nostra Associazione si è tacitamente accettato il rispetto di uno STATUTO, ne citiamo il seguente articolo:
TITOLO 5 – sanzioni disciplinari
Art.18
A carico dei soci che vengono meno ai doveri verso l’Associazione sportiva e ad una condotta non conforme ai principi della lealtà, probità e rettitudine sportiva, possono essere adottate le seguenti sanzioni disciplinari: la deplorazione, la sospensione, la radiazione.
Ribadisco che questa è la prima volta in 50 anni di presenza su un campo d’Atletica in cui mi trovo a dover ricorrere ad un appello su un argomento per il quale in passato non avevo avuto mai episodi gravi da citare e per rassicurare tutti devo dire che il tutto è circoscritto per ora a singoli comportamenti.
Chiedo di essere scusato quindi da tutti coloro che non possono essere toccati da questo articolo ma questo vuole essere solo un chiarimento necessario prima che altri vengano spinti per spirito d’emulazione a comportamenti non conformi alle regole e contro i quali abbiamo il dovere educativo d’intervenire preventivamente con un unico e preciso scopo: "per il bene dei nostri giovani!"
Sandro Di Paola
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