Simone Serafini malgrado la febbre è quarto ai Campionati italiani nella gara dei 400 Juniores con il tempo di 48.38.
Marta Castelli corre tre gare in tre giorni e conquista un 6° posto nei m. 800 Promesse e un 9° nei m. 1500 rispettivamente in 2.13.49 e 4.40.66.
Giada Valle è 7° nel salto con l’Asta con la misura di 3,40.
Si chiude questo primo appuntamento dei Campionati italiani individuali con un pò di rammarico perchè non tutti i verdetti della pista ci rendono giustizia.
La nostra punta di diamante Simone Serafini ha dovuto lottare più contro la sorte che con gli avversari, che a nostro giudizio erano nettamente alla sua portata. Cinque giorni prima aveva corso in scioltezza i 200 metri a Rieti in 21.85, tempo che gli avrebbe permesso di andare sul podio agli Italiani anche su questa gara. La sorte ancora una volta non lo ha aiutato e gareggiare debilitato per un attacco febbrile, non può darci l’idea di cosa sarebbe potuto accadere di meglio del 48.38 fatto registrare nella finale dove è finito solo 4°.
Marta Castelli ha sperimentato per la prima volta nella sua vita cosa vuol dire affrontare turni di gara durissimi. Si è difesa bene sugli 800 m. dove è finita 6° come da pronostico di accredito con un buon 2.13.49. Meno bene nei m. 1500 dove ha pagato di più la stanchezza dei due turni dei giorni precedenti, ed è arrivata in 9° posizione con il tempo di 4.40.66.
Bisogna fare una considerazione al riguardo. Per riuscire a tenere la fatica dei turni eliminatori occorre avere alle spalle una grande mole di lavoro di natura aerobica (tanti chilometri anche di corsa continua), da acquisire particolarmente nella tappa di costruzione generalizzata. Questo, per costruire quelle qualità cardio circolatorie indispensabili non solo per affrontare una singola gara ma per smaltire anche le tossine rapidamente quando si viene chiamati a gareggiare dopo poche ore. Abbiamo visto in passato atleti anche italiani in campo internazionale, difendersi al primo turno per poi spegnersi nei turni successivi. La scuola Neozelandese di mezzofondo e fondo degli anni 60, ha insegnato a tutto il mondo che anche un ottocentista deve avere delle buone qualità aerobiche. E lo dimostrò con il suo capostipite, Peter Snell, uno dei pochi capaci di vincere ad una Olimpiade e lui lo fece a quella di Tokio nel 1964, sia gli 800 m. che i m. 1500, affrontando in 10 giorni 6 0 7 turni di gara.
Da menzionare in positivo anche la nostra Giada Valle nel salto con l’Asta che pur non migliorandosi con m. 3.40 si classifica in 7° posizione.
E’ stato della partita anche l’ostacolista “made in Velletri” Lorenzo di Bari nei m. 110 ostacoli, che si è difeso come ha potuto in batteria arrivando 5° con il tempo di 15.88, vicino al suo personale e classificandosi così 14° assoluto.
Alessandro Pizziconi non è riuscito a ribaltare il pronostico che lo voleva presente a questi italiani con uno degli ultimi accrediti e la sua condizione attuale non gli ha permesso di andare meglio della 17° piazza assoluta negli 800 metri Juniores, con il tempo in batteria di 1.57.15. Per Alessandro ancora Junior al primo anno c’è da lavorare molto ma ci sono sicuramente margini di miglioramento notevoli visti i problemi fisici che sembra aver risolto.
Infine abbiamo avuto due mezzofondiste della categoria Juniores. La prima Noemi Felici, non si è qualificata per la finale ed ha corso in batteria gli 800 m. con il tempo di 2.19.10 classificandosi 22° in assoluto. Poi ha bissato Domenica mattina nei m. 1500 dove non è andata meglio con il tempo di 4.50.86, di una 26° posizione generale nelle due serie disputate.
L’altra in gara era Federica Sciosci che alla sua prima esperienza in un Campionato Italiano ha corso la batteria degli 800 arrivando 8° con il tempo di 2.20.16 e con un piazzamento finale al 26° posto.
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