Lettera aperta a Simone dal suo allenatore.
Ciao Simone, ora che l’avventura degli Europei Juniores si è conclusa cerchiamo di analizzare obiettivamente quello che è accaduto di buono ma anche di sbagliato e lo farò da allenatore senza troppi trionfalismi e ipocrisie. La medaglia d’argento nella 4X400 è stata un grande traguardo ma a mio giudizio non ripaga le tue vere potenzialità. Quella “maledetta” batteria dei 400 individuali con quel 48.24 che non ti ha permesso di passare il turno per pochi centesimi e primo degli esclusi, va analizzata attentamente per farne tesoro per il futuro. Si, occorre parlare di futuro, perchè ricordati questo deve essere considerato solo un inizio e non bisogna commettere l’errore di considerare un traguardo questa prima convocazione in maglia azzurra.
A mio giudizio quel passaggio dal caldo di Formia dove ti hanno fatto allenare sotto il sole cocente e il gareggiare improvvisamente dopo un solo giorno di acclimatazione in una diversa condizione climatica ha giocato un brutto scherzo, occorreva sicuramente qualche giorno in più. Lo dimostra il fatto che anche gli altri quattrocentisti presenti a Formia sono andati tutti male e peggio di te. Devi aggiungere anche il fatto, da quello che ho visto nello “streaming”, che nella batteria hai coperto troppo velocemente la prima parte della gara e che ti sei contratto troppo quando ti sei visto attardato e forse allora hai anche mollato un tantino perchè credevi che non ci sarebbe stato più niente da fare ed invece bastava quel poco e ti saresti qualificato.
Comunque poi abbiamo visto il vero Simone nelle due fasi della staffetta 4X400 quando ti sei sbloccato, già nella semifinale ma soprattutto nella finale dove hai fatto registrare un tempo ufficiale (registrato dalla fotocellula) nella frazione lanciata, di 47.05, sicuramente migliore del 47.76 del tuo personale. Dovrebbe essere stato comunque il 4° tempo di tutti gli staffettisti di tutte le squadre presenti in finale. Ed anche quì a mio giudizio hai commesso l’errore di voler andare a ridurre troppo rapidamente il distacco che avevi al cambio, con una rimonta in progressione avresti finito sicuramente meglio. Lo so che è difficile fare queste cose ma dovrai imparare a controllare la tua emotività se vorrai diventare veramente “grande”.
Detto questo andiamo anche alle cose positive. Intanto abbiamo dimostrato che il risultato negativo del 4° posto dei Campionati Italiani di Rieti è stato veramente causato dall’attacco febbrile del giorno precedente alla gara e che a mio giudizio quel giorno le cose sarebbero state ben diverse. Poi altro fatto positivo è che malgrado la preparazione di avvicinamento a questi Europei sia stata condotta, con grandi difficoltà, in pieno periodo di preparazione agli esami di maturità, siamo riusciti comunque a mantenere la condizione ed anzi addirittura ad incrementarla, cosa che non è riuscita agli altri.
Detto questo ora guardiamo avanti !
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Sandro Di Paola