Ti ho conosciuto da avversario tanti anni fà nel 1962 in una finale Regionale del Gran premio di mezzofondo del Corriere dello Sport proprio a Rieti sulla pista di terra di quel campo scuola che hai fatto diventare poi con le tue lotte il tempio dell’Atletica italiana.
Siamo stati avversari qualche volta un pò troppo agguerriti e sanguigni con le nostre Società ma da quelle battaglie vissute sul campo è nata una grande amicizia e una grande stima. L’amicizia di chi sa cosa significhi vivere una gran parte della propria esistenza su un campo di Atletica spesso al freddo o al caldo asfissiante, a condividere con i ragazzi le ansie e i dolori alla ricerca di quelle poche gioie che possano ripagarci in parte per tutto questo. Ci ha accomunato la voglia di fare un’Atletica per il proprio territorio senza troppe mercificazioni e tu in questo sei stato veramente “grande”!
Non ti sei dimenticato di me quando durante i tuoi mandati di Presidente del Comitato Regionale FIDAL, mi hai voluto nel tuo staff tecnico come Responsabile del mezzofondo, in un momento in cui qualcuno mi stava voltando le spalle e non hai voluto per questo niente in cambio e questo non lo dimenticherò mai.
Addio Andrea, uomini di sport come te forse non ce ne saranno più ma hai lasciato comunque ai giovani un esempio da seguire, quello che con la passione si può fare tutto e tu hai veramente fatto il massimo per l’Atletica non solo Reatina ma anche italiana e questa è l’eredità che lasci.
Grazie ancora Andrea di essere stato un mio VERO AMICO !
Sandro Di Paola
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