Giulio Luciani e Francesco Guerra con Giorgia Di Paola e Sandro Di Paola |
Ci sono giornate indimenticabili, di
quelle che rimarranno negli occhi e nel cuore per tanto tempo.
Il fine settimana passato a Rieti farà
parte di uno di quei momenti che difficilmente dimenticheremo, per le
emozioni e per la gioia che due ragazzi ci hanno regalato.
Giulio Luciani, RCF Roma Sud, in azione nei 400 hs |
Giulio Luciani, classe 2002, non veniva
da una bella stagione. Tanti gli stop stagionali. Due tendinopatie e
fino a meno di un mese fa la paura di non poter correre in questo
campionato italiano la gara dei mt 400 hs, dove aveva poca,
pochissima esperienza, venendo dai mt 300 hs corsi lo scorso anno
nella categoria Under 16 dei Cadetti, dove aveva messo in luce tutta
la sua classe ed era stato già Campione Nazionale siglando
addirittura il Record Nazionale di Categoria. Ma la classe non basta
spesso a colmare l'inesperienza, le poche gare sulle gambe di questa
stagione, per una specialità, quella dei 400 hs che è anche molto
tecnica e non si era sicuri di potercela fare.Ma Giulio ce l ha
fatta! E dopo una batteria di qualificazione del venerdì nella quale
cerca di non sprecare troppe energie, qualificandosi con il quarto
tempo di accesso alla finale il sabato compie il suo nuovo
capolavoro: sin dai primi ostacoli si vede che vuole correre forte,
ma fino a metà gara gli altri sembrano seguirlo e niente era sicuro
e niente scontato, ma poi Giulio esce fuori dalla curva finale
mostrando tutta la sua classe, se ne va via, non ancora perfetto tra
gli ostacoli , ma micidiale nella corsa, va via e si prende il suo
sogno che aveva tenuto dentro perché Giulio non parla molto, anzi
quasi per niente, ma voleva questo secondo titolo nazionale e voleva
il minimo di accesso ai Campionati Europei di Ungheria. Ha preso
entrambi, dimostrando a tutti che si può lottare per ottenere quello
che si vuole anche quando le premesse non sono le migliori. Ci vuole
coraggio, testa, e cuore, oltre al talento, e Giulio ha dimostrato
ancora una volta di avere tutto questo.
53.82 per lui e vittoria con distacco
su tutti gli altri, un po' come nell'ottobre scorso a Cles, ma li
erano 300 metri e gli ostacoli erano più bassi. Ora inizia a farsi
sul serio e Giulio vuole sognare ancora! Si va in Ungheria!
Francesco Guerra (foto: De Marco) |
Dopo aver tifato e esultato per il suo
compagno di squadra e di allenamenti sabato sera, ultima gara in
programma, era la volta dei mt 3000 del mezzofondista e “gioiello”
del nostro vivaio nonché del mezzofondo giovanile nazionale
Francesco Guerra, rispetto a Giulio più esperto, con già 4 titoli
nazionali e tanti piazzamenti nonostante la sua giovane età, eppure
niente è facile quando ti giochi un titolo nazionale e la cosa si
complica ancora di più se, con un po' di sfortuna ti è capitato di
non aver potuto ancora correre al massimo della forma la sua gara
preferita, quella dei mt 3000.
Francesco si presentava con il secondo
accredito dopo averli corsi una sola volta in questa stagione e influenzato , quindi se si voleva il minimo europeo si doveva correre a
ritmo, quello giusto che serviva per ottenerlo e per prendere anche
il titolo nazionale. Il tempo iniziava a mettersi brutto, minacciava
pioggia e si alzava un vento un po' troppo molesto.Per un ragazzo
giovane non è facile gestire un compito così, per quanto si possa
pensare che il suo talento e la sua classe bastino, occorreva
lucidità, la giusta tattica, concordata con la sottoscritta che lo
segue e lo vede crescere ormai da diversi anni, e ha il privilegio di
poterlo accompagnare nella sua crescita atletica e mentale.
Nonostante qualche paura di troppo discussa in fase di pregara e
giorni trascorsi un po' nervosi in fondo non vedevamo l'ora entrambi
che arrivasse lo sparo iniziale perché sapevamo entrambi che la
paura sparisce e che le sue gambe avrebbero girato sui ritmi
stabiliti senza troppi problemi e che sarebbe bastata una
progressione finale di quelle che Francesco sa fare molto bene per
prendersi il titolo e il minimo che mancava, quello sui mt 3000 per
gli Europei, dopo quello che già c'era stato sui mt 1500. Francesco
chiude in 8.30.85, nuovo Record Personale per lui, ancora
nettamente migliorabile , ma sabato sera bastava per prendersi il
titolo di Campione Italiano e il minimo di accesso ai Campionati
Europei anche sui mt 3000 senza spendere neanche troppo perché nella
fine mattinata successiva c'erano i 1500 e si tentava la prima
doppietta della sua giovane carriera.
L'impresa il giorno dopo è
avvenuta senza troppe difficoltà. Sotto un sole cocente, in cui per
tutti era complicato correre e con il 3000 del giorno precedente
sulle gambe era ancora più complicato, ma non per Francesco che ha
mostrato le unghie. Progressione gli ultimi 600 mt ancora più
micidiale di quella della sera precedente e nuovo titolo di Campione
Italiano anche sui mt 1500 per un totale di 6 titoli nazionali
all'attivo! La sua missione era compiuta e non poteva andare meglio.
Prova di classe, che lascia intravedere la stoffa di un Campione
vero. E ora, insieme al compagno Giulio Luciani, si va in Ungheria,
ai prossimi Campionati Europei Under 18! Con ancora l'emozione nel cuore ringraziamo questi due ragazzi meravigliosi per la
bellezza dell'impresa che hanno compiuto. Tre titoli Italiani in 2
giorni per la scuola frascatana di atletica e per la RCF Roma Sud, la
società del settore assoluto che da anni ci aiuta e ci supporta per
portare avanti i sogni di questi ragazzi.
Negli occhi del professore Sandro Di
Paola c'è la gioia di vedere che qualcosa di grande sta succedendo a
Frascati, stanno nascendo dei talenti di grande bellezza, lui che
segue ogni mia programmazione, lui che c'è sempre, quando ci sono
dubbi, e quando ho bisogno di aiuto sul da farsi,perché anche per
noi allenatori non è mai facile capire quale strada è la migliore
da seguire, quando si preparano risultati grandi, perché ci sono
ragazzi che sognano grande e allora metti in gioco tutta te stessa
per permettere loro di sognare. A volte potresti pensare di mollare
tutto, perché senti l'astio di chi chi ti rema contro, chi cerca
di osteggiarti, per invidia o non so bene quale motivazione, perché
sei ancora giovane come allenatrice e forse anche il tuo essere donna non
aiuta. Allora io chiedo aiuto a lui, da sempre vicino, lui che in
molti descrivono come burbero, perché non ha mai avuto peli sulla
lingua, perché dice quello che pensa e fa quello che dice, senza mai
aver cercato nella vita compromessi di nessun tipo e queste qualità
sono scomode in un mondo di gente arrivista, che pensa di ottenere
successo nella vita coltivando conoscenze importanti anziché le
proprie capacità personali. Lotti contro un'indifferenza che spesso
ti lacera l'anima, una pista di atletica oramai usurata, dove neanche
più i chiodini delle scarpe entrano e i ragazzi si infortunano, e ci
si allena con la paura che tornino i problemi tendinei e di ogni
natura, e non solo per i campioncini di oggi ma anche per quelli di
domani, perché un'altra cosa che lui mi insegna è che il futuro è
il vivaio, sono i piccoli che domani potranno diventare grandi e non
devi mai, per nessun motivo smettere di coltivare attenzione verso di
loro. Ed è a lui e grazie a lui, che è fonte di conoscenza in
campo tecnico, la mia scuola e il mio sostegno umano e tecnico che va il mio
ringraziamento per esserci ancora e sempre al mio fianco e per questo
splendido risultato ottenuto a Rieti. Grazie Prof!
I Campionati Italiani Allievi hanno
visto anche le gare di altri due ragazzi al primo anno di categoria,
il mezzofondista Giorgio Saddi e la multiplista Francesca Amadori, in
maglia della società collegata al vivaio frascatano per il settore
femminile Acsi Italia Atletica.
Iniziando dalle gare di Giorgio, dove
raccoglie meno di quello che meritava nella gara dei mt 2000 siepi,
migliorando di troppo poco per quello che meriterebbe in coraggio ed
impegno, ottenendo un 6.23.55, con PB abbassato di circa due secondi,
che gli vale l'11mo posto in classifica.
Si voleva qualcosa di più, ma Giorgio
non si abbatte. Si lavora per il futuro perchè c' è ancora tanto
nel futuro per chi vuole lottare per crescere. E nel 1500 di
domenica vale poco il tempo finale, condizionato dal caldo afoso, ma
Giorgio lotta comunque nella prima serie e si piazza al quinto posto
di batteria, comportandosi comunque bene.
Per Francesca Amadori invece questo
campionato Italiano è stato un ulteriore collaudo delle sue capacità
non solo atletiche ma soprattutto mentali, perchè si sa le prove
multiple, più di ogni altra specialità richiedono capacità di
tenuta psicologica e non solo fisica, poichè se si va incontro
al nervosismo o ad una cattiva gestione emotiva di una prova si rischia
che questa si ripercuota non solo sul punteggio finale ma anche sulla
gara successiva. E Francesca, che lo scorso anno a Cles era stata
bronzo tra le Cadette, deve crescere ancora molto sotto questo
profilo, nonostante la sua prestazione non sia stata per niente male,
considerato il passaggio di categoria non facile e qualche errore
tecnico di troppo soprattutto sulle pedane dei salti. Inizia
benissimo venerdi con un 100 hs che la vede disintegrare il suo precedente PB
di ben 9 decimi! Con 16.32 ottenuto in batteria, mentre nell'alto
perde un po' di lucidità sugli ultimi salti e sbaglia a 1,47
nonostante nei salti precedenti avesse dato mostra di averlo sulle
gambe. Si comporta bene nelle corse, dove corre nei mt 200 a ritmo
molto vicino al suo PB e bene anche nel peso, arrivando sul filo del
muro dei 9 mt.
Nella giornata di sabato sulla pedana del lungo va incontro a un
episodio sfortunato e raccoglie poco in pedana fermandosi a 4,66 con
un po' troppo nervosismo per cui si temeva il peggio per le prove
successive, ma poi è intervenuta la calma, la razionalità e la
competenza del suo tecnico di lanci Fabio Olevano a farla tornare
lucida e razionale sulla pedana del giavellotto, per un lancio da
37,65 mt che disintegra il suo personale PB e restituisce punti
importanti alla prova complessiva, dove alla fine chiuderà in 17ma
posizione, recuperando più di 10 posizioni nella seconda giornata di
gare, quindi non male complessivamente, ma ancora tanto lavoro da
fare nel futuro sul piano tecnico e del controllo emotivo.
Ai nostri ragazzi vanno gli auguri di
continuare a crescere, giorno dopo giorno, per migliorare se stessi e
per trovare nell'atletica quella bellezza e quelle emozioni che poche
altre cose sono in grado di regalare.
Ai nostri due piccoli-grandi Campioni Giulio Luciani e Francesco Guerra auguriamo di vivere il loro sogno nella maniera migliore possibile,
continuando a mettere anima, cuore e testa in quello che fanno ogni
giorno, perché non sarà certamente facile, né mancheranno i
momenti difficili, ma se lo vorranno veramente potranno ottenere
ancora grandi e nuove soddisfazioni in futuro. E ora si guarda a Gyor,
Ungheria, e ai Prossimi Campionati Europei Under 18, dove saremo con
voi così come lo siamo ogni giorno mentre vi vediamo crescere e
sognare, Forza Ragazzi!!
Giorgia Di Paola
Il video della finale dei mt 400 hs Allievi:
Il video dei mt 3000 Allievi:
Il video dei mt 1500 Allievi:
Nessun commento:
Posta un commento